Informazioni turistiche
Ingresso da: Piazza Santa Felicita.
Orario di apertura: Festivi: 9-13; feriali: 9-12; 15-18.
Biglietto d'ingresso: Gratuito.
Orario di apertura: Festivi: 9-13; feriali: 9-12; 15-18.
Biglietto d'ingresso: Gratuito.
Santa Felicita è la più antica chiesa dell'Oltrarno, a due passi dal Ponte Vecchio. Vi si trova un grande capolavoro della pittura manierista: la Deposizione del Pontormo.
Storia - Di particolare interesse
Storia
Già nel IV secolo in questo luogo fu costruita una chiesa dalla comunità cristiana di Firenze, che si era stabilita sull'altra riva dell'Arno rispetto alla città romana; questo edificio paleo-cristiano fu modificato e rimaneggiato più volte (nell'XI secolo e poi nel XIV quando una torre che si trovava a lato della chiesa fu trasformata in campanile), e ormai non resta praticamente niente della chiesa del IV secolo.
L'aspetto attuale di Santa Felicita è caratterizzato dal corridoio vasariano (costruito nel 1565) e dai lavori eseguiti da Federico Ruggeri fra il 1736 e il 1739.
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Durante i restauri del 1936 sono stati riportati alla luce resti della struttura originaria della cappella Barbadori, progettata da Brunelleschi per la famiglia Capponi.
Di particolare interesse
All'esterno: al di sopra del portico si nota il Corridoio vasariano, che collega Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti e che fu costruito nel 1565 su progetto di Giorgio Vasari; sotto il portico sono visibili alcune tombe risalenti al XV-XVI sec., fra cui quella di Barduccio Chiericini (un mercante morto nel 1416) e quella del Cardinale Luigi dei Rossi (eseguita nel 1500 da Raffaello da Montelupo).
All'interno: nella prima cappella di destra (la cappella Barbadori, realizzata nel 1425 dal Brunelleschi), si trovano due opere del Pontormo: la Deposizione (1528, sull'altare) e l'Annunciazione (a destra dell'altare). A destra del transetto si trova la Sacrestia (1470) realizzata ispirandosi allo stile del Brunelleschi forse da Michelozzo o forse da Leon Battista Alberti. Fra le opere che si trovano nella sacrestia si possono ricordare il polittico raffigurante la Madonna con bambino e Santi, di Taddeo Gaddi, e l'Adorazione dei Magi, di Francesco di Antonio (1450).
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